Introduzione
Nel panorama della cosmetica scientifica, intesa come quella branca della cosmetologia che sviluppa attivi basandosi su meccanismi biologici verificati, modelli cellulari e studi clinici, l’infiammazione cutanea rappresenta una delle sfide più pressanti dell’ultimo decennio. Rossore, prurito e sensazione di bruciore non sono soltanto fastidi transitori: dietro questi segni si nasconde una fitta cascata di mediatori che, se non modulata, accelera i processi di senescenza tissutale e altera la qualità di vita. Fra le molteplici vie che accendono la risposta infiammatoria spicca quella neurogenica, orchestrata dalle fibre nervose epidermiche attraverso il rilascio di neuropeptidi. Le scoperte degli ultimi anni hanno ridefinito il ruolo della cute, da semplice barriera fisiologica a organo neurosensoriale in dialogo costante con il sistema nervoso centrale. Questa nuova visione ha aperto la strada a una disciplina emergente, la neurocosmetica, che mira a ripristinare l’omeostasi cutanea intervenendo direttamente sui circuiti neuro-immuni. In questo contesto si inserisce Neutrazen™, un lipopeptide biomimetico progettato per spezzare la catena degli eventi neuro-infiammatori e restituire comfort alle pelli più reattive.
Cos’è l’infiammazione neurogenica
La nostra pelle non è solo una barriera protettiva: è anche un organo sensoriale molto attivo, attraversato da una fitta rete di terminazioni nervose. Queste fibre sono in grado di percepire stimoli come caldo, freddo, sfregamenti, sostanze irritanti o addirittura lo stress emotivo. Quando ricevono uno stimolo, queste terminazioni rilasciano delle sostanze chimiche chiamate neuromediatori, che agiscono come veri e propri “messaggeri” per dare il via a una risposta infiammatoria.
Uno di questi messaggeri è la sostanza P, che svolge un ruolo centrale. Quando viene rilasciata, si lega a specifici recettori presenti sulle cellule del sistema immunitario della pelle (in particolare i mastociti), stimolandoli a liberare istamina e altre molecole infiammatorie. Questo processo provoca una maggiore permeabilità dei vasi sanguigni, con conseguente fuoriuscita di liquidi nei tessuti: è così che compaiono rossore, gonfiore e prurito.
Ma non finisce qui. Anche altre cellule della pelle, come i cheratinociti e i fibroblasti, reagiscono producendo citochine infiammatorie (come TNF-α, IL-1α e IL-8), che attirano altre cellule del sistema immunitario e rendono l’infiammazione ancora più intensa e duratura. Se questo meccanismo non si spegne da solo, l’infiammazione può diventare cronica.
Questa condizione prende il nome di infiammazione neurogenica perché nasce da un’attivazione anomala delle terminazioni nervose della pelle. Quando diventa ricorrente o eccessiva, si manifesta sotto forma di pelle sensibile: una condizione molto comune, che colpisce più del 50 % delle donne e circa il 38 % degli uomini. Le persone con pelle sensibile avvertono spesso bruciore, pizzicore, prurito e fastidio anche con prodotti comuni o lievi variazioni di temperatura. A lungo andare, questa sensibilità può causare perdita di elasticità cutanea e invecchiamento precoce, oltre a un impatto psicologico non trascurabile.
Per contrastare questo tipo di infiammazione, l’organismo dispone anche di propri sistemi naturali di regolazione. Uno dei più importanti è rappresentato da α-MSH (Alfa-Melanocyte Stimulating Hormone), un ormone peptidico con forti proprietà antinfiammatorie. Questo ormone è prodotto come frammento attivo di una proteina più grande, chiamata POMC (Pro-Opiomelanocortina), che viene sintetizzata da vari tipi cellulari, inclusi i cheratinociti cutanei. Una volta rilasciato, α-MSH si lega a specifici recettori presenti sulla superficie delle cellule, in particolare al MC1-R (Melanocortin 1 Receptor). L’attivazione di questo recettore stimola una serie di risposte cellulari che riducono l’infiammazione e proteggono la pelle. Tuttavia, in condizioni di stress cronico o alterazioni del microambiente cutaneo, questo meccanismo endogeno può risultare insufficiente o inefficace. Per questo motivo, la ricerca cosmetica si è concentrata su peptidi biomimetici in grado di imitare questa azione regolatoria, senza gli effetti collaterali legati alla pigmentazione.
Nascita e struttura di Neutrazen™
Alla ricerca di una molecola in grado di calmare in modo mirato l’infiammazione neurogenica senza interferire con altre funzioni vitali della pelle, i ricercatori di Lucas Meyer Cosmetics hanno deciso di ispirarsi a un messaggero biologico naturale: α-MSH. Attraverso l’analisi della struttura di α-MSH, i ricercatori hanno identificato un segmento chiave, un core costituito da tre aminoacidi essenziali, sufficiente per mantenere l’interazione funzionale con MC1-R. Questo frammento attivo è stato quindi stabilizzato mediante l’aggiunta di una catena di acido palmitico, generando una nuova molecola chiamata Palmitoyl-Tripeptide-8. Questa struttura ibrida unisce compattezza, stabilità chimica e affinità lipidica, facilitando la penetrazione cutanea e la persistenza nei tessuti.
Il peptide agisce come un agonista parziale di MC1-R: attiva il recettore stimolando una via di segnalazione intracellulare, in particolare quella mediata da cAMP (adenosina monofosfato ciclico), che induce la produzione di proteine ad azione antinfiammatoria, ma senza stimolare in modo rilevante la produzione di melanina. Infatti, rispetto all’α-MSH naturale, il Palmitoyl-Tripeptide-8 è circa 50 volte meno potente nel promuovere la pigmentazione, riducendo così il rischio di effetti collaterali indesiderati come le discromie.
Grazie a questo approccio biomimetico, ovvero basato sull’imitazione di meccanismi fisiologici naturali, è stato possibile sviluppare un attivo efficace, sicuro e altamente standardizzato, capace di riprodurre in modo selettivo i benefici antinfiammatori della melanocortina endogena, senza alterare l’equilibrio cromatico della pelle.
Evidenze in vitro
Per capire se Neutrazen™ funziona davvero contro l’infiammazione cutanea, i ricercatori hanno condotto una serie di test su cellule umane coltivate in laboratorio. L’obiettivo era valutare in modo preciso l’effetto del peptide sia sull’infiammazione che sulla pigmentazione.
Nel primo esperimento, sono stati utilizzati dei cheratinociti (le cellule principali dell’epidermide) della linea NCTC 2544, esposti a radiazioni UVB per simulare uno stress simile a quello provocato dal sole. Questo tipo di stress porta normalmente le cellule a produrre IL-8 (Interleuchina-8), una molecola infiammatoria che richiama cellule immunitarie sul posto. In presenza di Neutrazen™, si è osservata una riduzione della produzione di IL-8 fino al 32 %, indicando una chiara capacità del peptide di limitare la risposta infiammatoria indotta dai raggi UV.
In un secondo test, i ricercatori hanno analizzato l’effetto su fibroblasti dermici umani (cellule della pelle più profonda), stimolati con un’altra molecola infiammatoria: IL-1α (Interleuchina-1 alpha). Anche in questo caso, l’applicazione di Neutrazen™ ha portato ad una marcata riduzione della produzione di IL-8, con un calo del 64%. Questo dimostra che il peptide è attivo su più tipi cellulari, sia nello strato superficiale sia in quello profondo della pelle.
Un’altra serie di test ha verificato il legame tra Neutrazen™ e il suo bersaglio biologico, il recettore MC1-R (Melanocortin 1 Receptor). Usando cellule ingegnerizzate per contenere questo recettore (HEK293), si è osservato che Neutrazen™ attiva la via di segnalazione intracellulare associata, basata sulla molecola cAMP (adenosina monofosfato ciclico), in modo proporzionale alla dose utilizzata. Il risultato è in linea con quanto avviene con il ligando naturale del recettore, ovvero l’α-MSH.
Infine, è stato affrontato un aspetto fondamentale per la sicurezza d’uso del peptide: Neutrazen™ può stimolare la produzione di melanina? Questo punto è importante, perché il recettore MC1-R, attivato anche dal peptide, è coinvolto nella regolazione della pigmentazione cutanea. Tuttavia, come dichiarato nei dati tecnici, Neutrazen™ attiva MC1-R senza stimolare la melanogenesi, cioè senza indurre un aumento della produzione di melanina. Ciò suggerisce che il peptide è in grado di esercitare un effetto antinfiammatorio selettivo, senza influenzare la colorazione della pelle. Questo aspetto lo rende particolarmente adatto anche per le pelli chiare, sensibili o soggette a discromie, garantendo un utilizzo sicuro in un’ampia gamma di formulazioni dermocosmetiche.
Modelli ex vivo
Dopo aver dimostrato l’efficacia del peptide Neutrazen™ su cellule isolate in laboratorio, i ricercatori hanno voluto verificare il suo comportamento in un ambiente più realistico e simile alla pelle viva. Per farlo, hanno utilizzato explant di cute umana, ovvero piccoli frammenti di pelle prelevati da donatrici adulte, mantenuti in condizioni controllate per simulare la fisiologia reale del tessuto.
Questi frammenti sono stati esposti a Sostanza P, un neuropeptide chiave dell’infiammazione neurogenica, applicato a una concentrazione sufficiente a scatenare una reazione infiammatoria visibile. Parallelamente, sulla stessa pelle è stato applicato Neutrazen™ allo 0,035 %, per valutarne l’effetto calmante. I risultati sono stati molto significativi.
Quattro parametri sono stati monitorati:
- il numero di capillari dilatati si è ridotto del 30 %, segno di una minore reattività vascolare;
- la superficie occupata dai capillari è diminuita del 51 %, indicando un’effettiva contrazione dei vasi sanguigni coinvolti;
- l’edema (cioè l’accumulo di liquido nel derma superficiale) si è ridotto del 60 %, a dimostrazione di un’azione concreta nel contenere il gonfiore infiammatorio.
Questi dati suggeriscono che Neutrazen™ non agisce solo sui sintomi visibili come rossore e gonfiore, ma riesce a intervenire sulle cause profonde dell’infiammazione, bloccando precocemente la risposta scatenata dai neuropeptidi.
Un secondo modello sperimentale ha voluto testare la sua efficacia contro un’altra forma di stimolazione infiammatoria, provocata da PMA (Phorbol Myristate Acetate, una sostanza che induce una vasodilatazione intensa). Anche in questo caso, i tessuti trattati con Neutrazen™ hanno mostrato un ritorno rapido alla normalità: i vasi dilatati si sono riportati ai livelli basali entro 24 ore, confermando un effetto lenitivo sia veloce che duraturo.
Un dato molto interessante è emerso dall’analisi morfometrica computerizzata dei vasi sanguigni: dopo l’uso del peptide, il diametro medio dei capillari è passato da 18,2 µm a 8,9 µm, praticamente identico a quello osservato nella pelle non irritata. Questo significa che Neutrazen™ è riuscito a riportare il tessuto infiammato a una condizione quasi indistinguibile da quella fisiologica, con un effetto di normalizzazione evidente e misurabile.
Trial clinici e percezione sensoriale
Dopo i test in laboratorio e su pelle ricostruita, i ricercatori hanno voluto valutare se Neutrazen™ fosse efficace anche sulla pelle di persone reali, in condizioni controllate ma vicine all’uso cosmetico quotidiano. Per farlo, sono stati condotti due studi pilota clinici su volontari sani con pelle chiara (fototipo II–III), in cui si è cercato di misurare il reale beneficio percepito dal peptide.
Nel primo studio, otto partecipanti hanno applicato per otto giorni una crema contenente il 2,5 % di Neutrazen™, due volte al giorno, su una parte dell’avambraccio, mentre sull’altra è stata applicata una crema placebo. Dopo un’irritazione controllata con lauril-solfato di sodio (SDS), la zona trattata con Neutrazen™ ha mostrato una temperatura cutanea inferiore di circa 0,4 °C rispetto alla zona non trattata, con una riduzione significativa del rossore strumentale misurato tramite scala colorimetrica CIELab. Questo indica un’efficace azione preventiva nei confronti dell’infiammazione indotta da irritanti cutanei.
Nel secondo studio, 13 volontari con pelle normale sono stati sottoposti a un’irritazione cutanea controllata mediante patch contenente SDS per 24 ore. Dopo la rimozione del patch, i partecipanti hanno applicato una crema contenente il 2,5 % di Neutrazen™, oppure placebo, tre volte al giorno per due giorni. Alla fine del protocollo, la temperatura cutanea misurata con termografia risultava significativamente più bassa nella zona trattata con Neutrazen™, con una riduzione del 78 % rispetto all’aumento provocato dall’irritazione, confermando la sua azione lenitiva. Anche le immagini microscopiche evidenziano un arrossamento molto inferiore rispetto alla zona trattata con solo SDS.
Infine, un terzo test ha coinvolto 57 uomini con pelle sensibile soggetta a bruciore dopo la rasatura. Dopo quattro settimane di utilizzo quotidiano di una lozione contenente il 2 % di Neutrazen™, ben il 74 % ha riferito una riduzione della sensazione di bruciore, mentre il 66 % ha percepito meno prurito. Questi risultati sono stati confrontati con una banca dati interna composta da oltre 900 volontari, dove gli stessi benefici erano decisamente inferiori.
Tutti questi dati confermano che Neutrazen™ non solo attenua rapidamente i segni visibili dell’irritazione, ma sembra preparare la pelle a tollerare meglio le aggressioni, abbassando la soglia di reattività e accelerando i meccanismi naturali di recupero.
Implicazioni formulistiche
Dal punto di vista formulativo, Neutrazen™ è un ingrediente facile da utilizzare e molto versatile. È fornito in soluzione acquosa limpida, non contiene parabeni né fenossietanolo, e può essere incorporato a freddo in emulsioni, gel o sieri. È compatibile con la maggior parte dei tensioattivi non ionici e con i polimeri più utilizzati nella cosmetica moderna. Le concentrazioni consigliate vanno dallo 0,3 % per prodotti delicati e uso quotidiano, fino al 2,5 % nei trattamenti più intensivi, in cui è richiesta un’azione lenitiva marcata.
Oltre alla funzionalità, Neutrazen™ si distingue per il suo profilo di sostenibilità avanzato. La sua struttura chimica è stata progettata con un approccio di eco-design: il 99,98 % del carbonio contenuto proviene da fonti rinnovabili, e ogni componente ha una tracciabilità garantita. L’acido palmitico utilizzato è conforme allo standard RSPO Mass Balance, mentre il dextrano deriva da fermentazione naturale del saccarosio della barbabietola, senza uso di solventi organici. Il butylene glycol è bio-based e privo di OGM. L’intero sistema è classificato come biodegradabile secondo i criteri OCSE 301D, con test ecotossicologici che indicano un impatto ambientale trascurabile (NOEC > 100 mg/L su Dafnia magna e microrganismi acquatici).
Per quanto riguarda la sicurezza sull’uomo, Neutrazen™ ha superato tutte le principali prove tossicologiche con risultati eccellenti. Non è risultato citotossico nel test NRU su Balb/3T3, non ha provocato irritazione oculare secondo il metodo HET-CAM, ed è stato ben tollerato nel patch test occlusivo a 48 ore e nello studio di sensibilizzazione HRIPT su 54 volontari, senza segni di eritema o prurito. Queste caratteristiche lo rendono adatto anche per le formulazioni destinate ai bambini o da utilizzare su pelli trattate, come dopo laser, peeling o esposizione solare intensa.
Il contesto di mercato conferma che Neutrazen™ risponde a un’esigenza concreta e in crescita. Oltre il 45 % dei consumatori si definisce portatore di pelle sensibile, e la domanda di ingredienti capaci di agire sulle vie neuro-infiammatorie sta aumentando, con una crescita stimata del 6 % annuo nei prossimi anni (dati Euromonitor). La specificità d’azione di Neutrazen™, unita alla possibilità di abbinarlo a postbiotici, lipidi lamellari e peptidi antiossidanti, apre la strada a sviluppi futuri in ambito dermocosmetico e cosmetico funzionale. Inoltre, il peptide è protetto da brevetti internazionali, offrendo un vantaggio competitivo a chi sceglie di impiegarlo nei propri prodotti.
I claim etici e ambientali come “vegan compatible”, “preservative free” e “99,98 % natural origin content” lo rendono perfettamente in linea con i trend di clean beauty e trasparenza di filiera, oggi richiesti da un pubblico sempre più consapevole. La sua eventuale integrazione in dispositivi medici di classe I per soggetti con dermatite atopica rappresenta inoltre un’opportunità concreta per accedere a nuovi canali e mercati regolatori.
Infine, i dermatologi che hanno utilizzato Neutrazen™ in formulazioni sperimentali hanno osservato risultati interessanti: in soggetti con rosacea lieve, l’effetto calmante è stato percepito già dopo poche applicazioni, con una riduzione dell’eritema da grado 3 a grado 2 nel giro di una settimana. Questo effetto, definito “calma immediata”, ha in alcuni casi permesso di ridurre l’uso di corticosteroidi topici, specialmente nei protocolli post-laser vascolare. Sebbene si tratti di osservazioni preliminari non ancora validate da studi clinici su larga scala, confermano la capacità del peptide di agire in modo precoce e selettivo sulla cascata infiammatoria, migliorando l’aderenza al trattamento e prevenendo le riacutizzazioni.
Conclusione
Neutrazen™ rappresenta un esempio concreto di come la ricerca cosmetica possa trasformare una conoscenza scientifica avanzata, come quella legata ai neuropeptidi, in una soluzione efficace per la pelle sensibile. Grazie alla sua azione mirata sulla cascata dell’infiammazione neurogenica, questo tripeptide è in grado di ridurre rossore, gonfiore e disagio cutaneo intervenendo direttamente sulle cause, senza alterare l’equilibrio della pelle o provocare effetti collaterali indesiderati come l’iperpigmentazione.
La sua forza sta nella combinazione di tre elementi chiave: un meccanismo d’azione preciso e ben documentato, un’elevata tollerabilità anche su pelli delicate o trattate, e una formulazione pensata secondo principi di sostenibilità e trasparenza. È un attivo che risponde alle esigenze delle aziende, in cerca di ingredienti sicuri e performanti, e dei consumatori, sempre più attenti alla qualità, all’origine e all’impatto ambientale dei prodotti che utilizzano.
In un mercato in cui la pelle sensibile è una realtà diffusa e spesso poco compresa, Neutrazen™ offre una risposta concreta, moderna e affidabile. Non si limita a mascherare i sintomi, ma aiuta la pelle a ritrovare il proprio equilibrio naturale. Ed è proprio questo il senso più autentico della cosmetica di nuova generazione: non coprire, ma riequilibrare, con intelligenza formulativa e responsabilità scientifica.
Bibliografia
- Lucas Meyer Cosmetics. (s.d.). Neutrazen™ – Presentation V1.
- Lucas Meyer Cosmetics. (s.d.). Neutrazen™ – Technical File.
- Marek-Józefowicz, L., Nedoszytko, B., Grochocka, M., Żmijewski, M. A., Czajkowski, R., Cubała, W. J., & Slominski, A. T. (2023). Molecular mechanisms of neurogenic inflammation of the skin. International Journal of Molecular Sciences, 24(5), 5001. https://doi.org/10.3390/ijms24055001
- Rajagopal, S., Sivanathan, G. B., Mahadevaswamy, G., Angamuthu, G., & Dhandapani, N. V. (2025). Neurocosmetics: An extensive overview. International Journal of Applied Pharmaceutics, 17(1), 1–10. https://journals.innovareacademics.in/index.php/ijap/article/view/53210
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